Hjalmar Bergman

Tra il 1901 ed il 1907 visse a Firenze in una casa sulla cui facciata una lapide ricorda la sua permanenza.
La maggior parte delle sue opere sono ambientate in una piccola città nella Svezia centrale e si sviluppano in un universo parallelo in modi che ricordano i romanzi di Balzac.
I segreti vergognosi di dozzine di famiglie imparentate escono gradualmente dall'armadio mentre le vicende diventano sempre più simboliche.
La visione pessimistica è sempre temperata da un umore grottesco; in realtà in un romanzo come ''Markurells i Wadköping'' il grottesco riesce quasi completamente a sfumare il pessimismo.
Dopo un periodo di lavoro come sceneggiatore a Hollywood senza successo, la tendenza all'alcolismo di Bergman prese il sopravvento e lo portò ad una morte prematura. da Wikipedia
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